mercoledì 9 novembre 2011
Aragami
Profondo
di:Ceresani Gualtiero
Due samurai feriti,trovano rifugio presso un tempio in montagna,dove vengono accolti da un uomo ed una donna misteriosi.L'unico dei due a salvarsi dalle ferite riportate scoprira' non solo di essere diventato immortale ma di trovarsi di fronte il leggendario Myamoto Musashi diventato Aragami il dio della battaglia....
Film diretto da Ryhuei Kitamura,(Versus,Godzilla final wars),facente parte del Dual Project,una sorta di sfida tra lo stesso regista e yukihiki Tsutsumi per decidere chi dei due potesse sviluppare al meglio una pellicola basata sulla sfida tra due personaggi in un ambiente chiuso.L'opera di Kitamura riesce perfettamente nel suo compito risultando molto ben girata,accattivante e decisamente profonda e densa di significato.Nonostante tutto nella pellicola risulti essere minimalista,(lo scenario e' un unica stanza di media grandezza,i personaggi in azione per tutta la durata del girato sono tre,gli effetti speciali sono praticamente inesistenti)il regista riesce a donare all'opera una sua precisa identita' grazie ad un sapiente uso della telecamera,(sovente in azione per dei primi piani di straordinaria intensita' espressiva),e ad un ottimo uso della fotografia e degli effetti di luce ,(il combattimento al buio e' davvero splendidamente realizzato).Cosi' come risultano essere ottimi sia la colonna sonora che i costumi.Le performance poi dei due protagonisti ,Masaya Sato (che interpreta Aragami),e Takao Osawa (il samurai) sono decisamente straordinarie ed intense a volte connotate anche di un vago sense of humour tipicamente nipponico.La sfida tra i due samurai,la scoperta di se stessi,dei propri limiti,della conoscenza della natura umana e non che ci circonda questi sono i temi di cui e' intrisa un opera che in appena 75 minuti riesce ad avvincere lo spettatore fino ad un finale che pero' rovina in parte quanto di buono sviluppato fino a quel momento.Se il film si fosse concluso appena cinque minuti prima non avremmo dovuto assistere ad una caduta di stile del regista che,riesumando e plagiando la chiusura del suo discusso capolavoro Versus,trasla nel tempo i personaggi ribaltando i ruoli dei protagonisti.Davvero un peccato per un opera che non vive sul ritmo frenetico di altre produzioni piu' o meno recenti ma tende ad accendersi come la luce di una candela per poi affievolirsi e chetarsi per poi riprendere ad illuminarsi in modo sempre piu' fulgido.
Abbiamo parlato di:
Aragami
(Giappone 2003)
diretto da:Ryuei Kitamura
voto:7,5
http://it.video.search.yahoo.com/search/video?ei=UTF-8&p=aragami&fr2=tab-web
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